Siamo state alla mostra di Max Ernst a Milano.
Il nostro consiglio? Se non l’avete ancora vista correte a Palazzo Reale.
Ad aspettarvi ci sono più di quattrocento opere tra dipinti, sculture, disegni, fotografie e libri illustrati che arrivano nel capoluogo lombardo da tutto il mondo.
Il lungo lavoro di studio e d’indagine compiuto dai curatori ha permesso di includere tra i prestiti, che vantano la presenza di un’ottantina di dipinti, anche opere e documenti che non venivano esposti al pubblico da decenni. L’immensa vastità di temi e sperimentazioni dell’opera di Ernst si spalma su settant’anni di storia del XX secolo, tra Europa e Stati Uniti, sfuggendo costantemente a una qualsivoglia definizione.
L’itinerario è davvero avvincente. Ripercorre con precisione l’avventurosa parabola creativa di questo grande artista forse ancora un po’ sconosciuto al grande pubblico. Una carriera, quella di Ernst, ricca di tanti avvenimenti storici, costellata di grandi amori e soprattutto di amicizie illustri.
Il percorso narra le vicende biografiche di Ernst raggruppandole in 4 grandi periodi, a loro volta suddivisi in 9 sale tematiche che dischiudono approcci interdisciplinari alla sua arte. Un’ampia, ideale biblioteca, quella dell’artista, fatta di libri illustrati, manuali per lo studio, fotografie e documenti, si snoda attraverso tutto il percorso della mostra, invitando i visitatori ad attivarsi in giochi di rimandi e corrispondenze tra le fonti d’ispirazione e le opere stesse.
Un viaggio magico che non manca di racconti che ci permettono anche di indagare nel profondo di noi stessi.
Avete tempo fino al 26 febbraio 2023 per poter godere di questa surreale bellezza.