Fare due passi in rue Réaumur vuol dire immergersi nella più importante via dell’architettura parigina del Ventesimo secolo. I lavori di realizzazione iniziarono nel 1897 come un vero e proprio inno alla modernità e alla creatività artistica. Quest’aerea hussmaniana si estende da Place du Temple, a piazza della Bourse.
Per rendere questa via molto particolare, alla fine dell’Ottocento il Comune di Parigi aprì un concorso per le facciate degli edifici a duplice vocazione: commerciale ed industriale.
Grazie a questo input vennero realizzate creazioni architettoniche di ferro e vetro. Gli architetti progettarono enormi vetrate e bow windows.
Nel 1900 la facciata del civico 118 venne premiata come la più elegante di tutta la strada per le sue decorazioni ispirate all’Art Nouveau.
Il civico 116 fu invece premiato al concorso del Comune di Parigi nel 1898.
Lo stabile dei numeri 82-86 con le sue vetrate a due piani fu il perfetto esempio di grande magazzino ottocentesco. Venne inaugurato nel 1897 – l’anno di apertura della via- ed ha ospitato fino al 1960 il magazzino A Réaumur che portò alla ribalta il concetto di prêt-à- porter e le vendite per corrispondenza.
In questa via erano presenti anche molte sedi di grandi giornali come l’Intransigeant e France-Soir.
Oggi si presenta come una via molto caratteristica e trafficata anche se ancora poco conosciuta e frequentata dai turisti. Piena di localini tra cui vi segnaliamo – in una traversa di rue Réaumur- il Raymond Bar. Il suo nome allude a Raymond Barre che fu primo ministro francese del 1976 al 1981. Si tratta di un ex club per scambisti divenuto nel tempo un locale glamour. Ha mantenuto però nella parte sotterranea il palo di pole dance e il suo hammam con le piastrelle a mosaico.
Mariolina
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