La prima volta è stato un completo disastro!
Però va fatta una premessa; sono una vera e propria frana ad orientarmi. Per questo motivo non
è stato amore a prima vista con la metropolitana di Parigi. Anzi!
Poi quando mi sono trasferita nella Ville Lumière ne ho fatto un mezzo indispensabile per muovermi in città.
Il Métro è per i parigini – e non solo- il mezzo più veloce per spostarsi.
La metropolitana ha alle spalle una lunga storia; la prima linea, la gialla, fu infatti inaugurata nel 1900 in occasione dell’Esposizione Universale. Venne inoltre costruita con un tempo da record, in soli venti mesi.
Da quel momento la rete si estese molto rapidamente fino allo scoppio del secondo conflitto mondiale. Dopo una pausa ventennale tra gli anni Cinquanta e Settanta, lo sviluppo ripartì arrivando dal centro città alle banlieue.
Tutta la rete è lunga ben 219 chilometri, conta 16 linee ed ha ben 303 stazioni che ne fa la terza metro più grande di tutta l’Europa occidentale dopo quella di Londra e Madrid.
Ma diciamocelo, il Métro parigino non è solo comodo e funzionale, è anche bello, ricco di storia e soprattutto di curiosità.
All’esterno tutte le stazioni sono state progettate in stile Art Nouveau dall’architetto Hector Guimard. I suoi disegni iconici in ferro battuto a motivi floreali e vegetali, hanno conferito ai suoi ingressi uno stile unico e caratteristico. Ad oggi però ne sono rimasti solo due originali: quello della stazione dell’Abbesses della linea 12 e quello della stazione di Port Dauphine della linea 2 che è stata inaugurata nel 1900.
Ma la bellezza non si trova solo esternamente ma anche una volta entrati.
Nel corso della storia la metropolitana di Parigi è diventata quasi un museo. Se decidete di usarla per spostarvi da un luogo all’altro potrete entrare in contatto con una realtà che spesso riflette i musei che ci sono in superficie. Un esempio è la stazione Louvre- Rivoli della linea 1 che ospita le repliche di alcune delle opere più importanti presenti al Louvre.
Molto affascinante è anche la stazione di Arts et Métiers che riflette il tema del Musée des Arts et Métiers da cui proviene il suo nome. Rivestita con pannelli in rame, ingranaggi e oblò ricreano un ambiente da “Ventimila leghe sotto i mari”.
LA FERMATA FANTASMA | LA LUNGA STORIA CHE LEGA METRO E CINEMA
Solo perché siamo a Parigi esiste una fermata della metropolitana adibita esclusivamente a set cinematografico. Si tratta di Port de Lilas-Cinéma. È generalmente chiusa al pubblico e l’arredamento può essere adeguato alle varie necessità delle scenografie. Proprio qui sono state girate alcune scene del film “il favoloso mondo di Amélie” ambientate alla fermata di Abbesses.
Numerosi altri film sono stati girati nelle viscere della città, da “l’ultimo metrò” Francois Truffaut alle “Dodici fatiche di Asterix”.
NON SOLO CINEMA
La musica è un’altra forma d’arte presente nella metropolitana parigina, tradizione antica quanto la stessa rete. Nel 1997 la RATP, società pubblica che gestisce i servizi di massa, ha fondato una struttura speciale, la Espace mètrò accords che limita e regolamenta questa attività. Tutti coloro che desiderano suonare in qualsiasi stazione devono recarsi presso L’EMA per un’ audizione. Se vengono autorizzati a suonare nelle gallerie, i musicisti ricevono uno speciale pass. Con queste disposizioni la RATP propone ai passeggeri un “intrattenimento musicale” di alta qualità. Resta comunque vietato esibirsi sui treni, o sulle banchine.
La metro dunque non è solo un mezzo semplice e rapido per spostarsi a Parigi, ma un luogo che vi offrirà tantissime sorprese durante la vostra corsa. Tenete in considerazione anche un tour sotterraneo della città, non ne rimarrete delusi.
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