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Pensieri

È un po’ come in amore; c’è chi resta e c’è chi fugge.

Sono rimasta molto colpita da un articolo letto di recente su Sky TG 24. Ci sarebbero parigini in fuga. Uomini e donne che abbandonano la città perché definita troppo stressante e costosa.
Negli ultimi dieci anni infatti si sta assistendo ad una costante perdita di abitanti. Secondo l’ISTAT francese solo tra il 2013 e il 2018 sono stati cinquanta mila i parigini che hanno deciso di rifugiarsi nei sobborghi o nelle provincie limitrofe per immergersi nella pace della natura lontano dallo stress della Ville Lumiere.
Sembrerebbe infatti che la capitale francese sia diventata addirittura invivibile, ma anche pericolosa, sporca e soprattutto carissima. Per case minuscole si arrivano a pagare cifre altissime (negli arrondissement più centrali, si sono raggiunti i 16-17.000 euro al metro quadro). Il traffico è caotico e insostenibile, con l’inquinamento che ha raggiunto soglie elevate.
Ad accelerare questo processo in atto già da tempo è stato certamente il Covid-19: la pandemia e i vari lockdown hanno spinto i parigini cercare soluzioni abitative migliori e condizioni di vita più di qualità, magari immersi nella natura, in spazi più ampi.
Sembra non essere rimasto nulla dell’atmosfera romantica e dello spirito bohemien! Quasi a dire che di gratis sia rimasta solo la vista!
Vicino alla città sono due le zone prese di mira dai parigini; il Grand Paris e nella Val d’Oise verso nord. Non sempre però l’arrivo dei “cittadini della capitale” è gradito in questi piccoli borghi.
Se invece prendiamo in considerazione un raggio più ampio Bordeaux, Marsiglia e la Bretagna (candidata per diventare la nuova Costa Azzurra del Nord) sono i luoghi più gettonati.
Quanto elencato dai giornalisti di Sky tg 24 è l’altra parte della stessa medaglia quando si parla di una grande città come Parigi. Da un lato abbiamo le comodità, i servizi, grandi occasioni, ristoranti, vie dello shopping, scuole prestigiose, musei; dall’altra bisogna fare i conti con un costo della vita molto più alto maggiore caos e di conseguenza smog, forse un minor senso di comunità.
Personalmente però amo vivere a Parigi, con tutti i suoi pregi e purtroppo gli innumerevoli difetti.
Mi piace attraversare le sue vie piene di gente, mi piace l’atmosfera che sia crea nelle sere d’estate dove tutti restano fuori fino a tardi e il sole non sembra mai andare a dormire. Mi piace che sia una città intellettuale e libertina. Mi piacciono le vetrine lussuose e i piccoli negozietti che non ti aspetti. Mi piace sedermi in un bistrò ed ordinare una bierre pression fumando una sigaretta. Mi piace quel senso di magnificenza dei grandi palazzi e il profumo della sua storia che si respira ad ogni angolo. Mi piace perché è come un vestito fatto su misura per me.
Nonostante riconosca tutte le sue criticità se chiedete a me io vi consiglio di essere in controtendenza con i sondaggi e di rifugiarvi in qualche piccola mansarda ad osservare lo scintillio della Tour Eiffel che si riflette sui tetti in ardesia magari anche in una serata di pioggia.
Come abbiamo detto, la vista non costa nulla!

Mariolina
Web Content Editor