Dai giardini di Tuileries al Parc Monceau dipinto da Monet. Dal mercato degli uccelli sull’Ile de la Citè ai
roseti del Parc du Bagatelle. A zonzo per Parigi in bicicletta, lungo i quais della Senna e in sacro
pellegrinaggio al cimitero degli artisti. Alla scoperta di boschi, giardini tra i segreti del Parc des Buttes-
Chaumont fino a Versailles.
Un modo per visitare tutte queste meraviglie è con i vélib, ovvero le biciclette messe a disposizione dal
Comune, che permettono di girare la città in lungo e in largo nel massimo della comodità. Sono infatti più di
cinquantamila sparse per tutta Parigi. Si noleggiando con la carta di credito e i primi trenta minuti sono free.
Introdotte nel 2007 piacciono tantissimo ai parigini che le utilizzano sui 317 chilometri di piste ciclabili.
Ultimamente piacciono molto anche ai turisti che la preferisco al metrò per visitare la città.
Dunque armatevi carta di credito, scarpe e abbigliamento comodo, e tanta vogli di pedalare per scoprire in
una-due-giorni il lato più green di Parigi.
JARDIN DES TUILERIES – Considerato uno dei salotti verdi di Parigi è chiamato così perché lo spazio su
cui si estende era occupato da fabbriche di tegole (tuiles). Voluto da Caterina de Medici nel 1564 fu tracciato
in stile italiano. Cento anni dopo il paesaggista André Le Nôtre lo ridisegnò dandogli l’aspetto attuale e
rendendolo così il più importante e antico giardino alla francese della capitale. Gli alberi sono in perfetta fila
indiana, potati squadrati. Il viale centrale è delimitato a ovest da una vasca ottagonale e a est da una vasca
ovale. Napoleone III fece erigere al suo limite due strutture identiche, l’Orangerie e il Jeu de Paume
diventate nel tempo museo e sala da esposizione. Durante la Seconda Guerra Mondiale il giardino fu
trasformato in un grande orto per sfamare la popolazione
PARC DE MONCEAU – percorrendo il boulevard Malesherbes (uno dei miei viali preferiti) in questo
magnifico parco con i giardini all’inglese. Progettato nel 1778 da pittore di corte Carmontelle nel
possedimento dell’allora duca di Chartres, l’artista volle ricreare una sorta di giardini delle illusioni. Ci sono
infatti rovine greche, resti di pagode, obelischi e piramidi. Nel 1876 fu dipinto da Monet. Oggi frequentato
soprattutto dagli amati del jogging per il suo percorso circolare lungo 1 chilometro.
BOIS DE BOULOGNE – è sicuramente ritrovo della borghesia di oggi e degli aristocratici di ieri. Antica
riserva di caccia reale, al suo interno si trova il Parc de Bagatelle, un piccolo gioiello tra tunnel tagliati nel
verde, spazi aperti, la fontana con le ninfee, il guardino degli iris dei diecimila roseti.
PARC ANDRE CITROEN – forse il più recente giardino pubblico di Parigi, inaugurato nel 1992. I suoi 13
ettari sono stati recuperati da terreno della vecchia fabbrica automobilistica della Citroen. Di architettura
moderna il giardino scende fino alla Senna tra canneti di Bambù e laghetti.
JARDIN DE LUXEMBOURG – voluto da Maria de’ Medici nel 1612, quando fece costruire il suo palazzo in
piena campagna. Il palazzo è oggi sede del Senato. Il giardino, mix tra gli stili francese e inglese, è ricco di
sculture, di fontane e di sedie di ferro occupate da turisti o studenti nelle calde giornate d’estate.
CHAMP DE MARS – che si sviluppa dall’ École Militarie fino alla Senna, fino ai giardini del Trocadéro, fino al
Palais de Chaillot. Predisposto intorno agli anni Sessanta del XVII secolo per le parate militari, Robespierre
vi allestì la festa dell’Essere Supremo e dal 1867 al 1937 ci furono per cinque Esposizioni Universali. Dal
Camp de Mars si gode forse la più bella vista sulla Tour Eiffel.
MERCATO DEI FIORI – percorrete quai de la Mégisserie – dove si alternano i negozi di animali e quelli di
piante. Verso la fine non potete non accorgervi del profumo di fiori, di erbe aromatiche e dei tanti colori che
brillano a Place Louis Lépine nel cuore dell’Ile de la Cité. Un decreto imperiale del 1808 stabilì che la piazza,
allora abbandonata, venisse occupata dal mercato dei fiori. Inoltre dal 1860 ogni domenica questa piazza si
trasforma nel mercato degli uccelli. Se da lì attraversato il Petit Pont vi troverete in Square René Viviani dove
risiede l’albero più vecchio di Parigi. Una robinia Pseudoacacia altra 15 metri.
MUSEE DE LA SCULPTURE CONTEMPORAINE EN PLEIN AIR – letteralmente un museo a cielo aperto
creato nel 1980 dall’architetto Daniel Badani e unico nel suo genere. Qui le sculture sono lasciate libere di
essere toccate. La sere si trasforma in un luogo magico dove poter ascoltare della musica, assistere ad una
rappresentazione musicale e ballare il tango, tutto gratuitamente.
JARDIN DES PLANTES – Inaugurati nel 1650 come Jardin Royale des Plantes Médicinales. Venne
annesso nel 1793 al grande museo di storia naturale. Contiene un giardino alpino, un giardino degli iris,
serre coloniali, un roseto e perfino un zoo. Questo zoo è il secondo più antico di tutto il mondo che oggi
accoglie animali di piccola e media taglia per lo più minacciati d’estinzione.
Stanchi dalla pedalata? Vi concedo qualche ora di riposo, per poi proseguire alla scoperta della Parigi verde.