Se siete in città vi portiamo con noi alla scoperta delle tre mostre imperdibili per questo autunno.
Non solo perché Parigi è la città dell’arte e della cultura per eccellenza, ma perché oltre alle proprie collezioni, i musei, propongono sempre delle esposizioni temporanee di assoluto livello.
FRIDA KAHLO |OLTRE LE APPARENZE
Palais Galliera- 10, av. Pierre de Serbie
Dal 15.09.2022 al 05.03.2023
La sua esistenza travagliata la condivide con noi attraverso i suoi quadri che sono un grido di dolore quanto un inno alla vita nonostante tutto. La mostra ci mette a disposizione oltre 200 oggetti personali provenienti da Casa- Azul, la dimora messicana dove è nata e cresciuta Frida, oggi trasformata in una casa-museo.
Abiti, accessori e gioielli, molti dei quali regalati dal marito Diego Rivera. Ma non solo. Ci saranno presenti opere del calibro di “Le due Frida” del 1939 e prodotti cosmetici molto oltre che alcune lettere.
Vi consigliamo di vedere questa particolare esposizione perché riesce a far emergere come non mai il carattere unico e vero di una delle più grandi artiste che il mondo dell’arte abbia mai conosciuto.
EDVARD MUNCH |UN POEMA D’AMORE, DI VITA, DI MORTE
Musée d’ Orsay – 62, rue de Lille
Dal 20.09.2022 al 22.01.2023
Un’importante collaborazione quella tra il museo d’Orsay e Munch Museum di Oslo; capace di dissociare a Much dall’iconico ed inconfondibile Urlo.
Quello che infatti viene proposto ad Orsay è un percorso espositivo che ripercorre i sessanta anni di carriera dell’artista attraverso più di 100 opere tra cui anche stampe ed incisioni.
Il particolare allestimento, che ha la dimensione di una retrospettiva, abbraccerà l’intera carriera dell’artista e inviterà il visitatore a riconsiderare l’intera opera di Munch alla luce di un pensiero pittorico che si reinventa di continuo: un’opera sostanzialmente coerente se
non addirittura ossessiva e nello stesso tempo costantemente rinnovata.
MONET- MITCHELL
Fondation Louis Vuitton – 8, av. Du Mahatma Ghandi
Dal 05.10.2022 al 27.02.2023
Potremmo quasi definirla una mostra degli opposti. Perché passeggiando nella Fondazione Louis Vuitton viene da chiedersi che cosa abbiano in comune il massimo esponente dell’Impressionismo, Claude Monet e la pittrice espressionista americana Joan Mitchell. Si sa infatti che le ultime fatiche artistiche di Monet (Le Ninfee) siano state l’anticamera dell’Espressionismo astratto. Ma non è solo quello che lega i due artisti. Verso 1970 Joan si trasferì a Vethéuil, un piccolo borgo dove un secolo prima Monet aveva vissuto e lavorato. Qui si è ritrovata nello stesso scenario raccontato e dipinto da Monet.
La mostra racconta l’approccio pittorico molto simile che i due, nonostante la distanza temporale e stilistica, abbiano sviluppato. Per l’occasione arriveranno dal Musée Marmottan 25 grandi tele di Monet, con la serie delle Ninfee in ruolo di protagonista ed esposta eccezionalmente senza cornici.
Mariolina
Web Content Editor
