Ci sono signore con la S maiuscola. Ammettiamolo.
Signore che qualunque cosa facciano o non facciano, qualsiasi cosa dicono o non dicono rimangono sempre al di sopra di se stesse.
Signore che al di là della bellezza non si sono mai regalate alle mode facili, ma conservano ed emanano fascino; fascino che permette a loro e alle loro storie di essere raccontate e qualche volta invidiate.
Una cosa è certa: donne di classe e fascino si nasce, non lo si diventa e lo si è a qualunque classe sociale si appartenga.
Questo lo sa bene Madame di Maintenon. Il classico esempio di una cenerentola del passato.
Nata in una prigione e figlia di un assassino entrò a corte come governante e bambinaia dei figli bastardi del re e di Madame Montespan. Favorita dal Re Sole si abbandonò alle sue avance passando dal ruolo di amante a quello di moglie segreta in un lampo.
Di tutt’altra pasta era fatta invece Madame de Pompadour, amante passionale del re Luigi XV, definita la donna più potente del XVIII secolo.
Il suo “regno” a Versailles durò circa venti anni, (molto più a lungo del suo ruolo da amante), durante i quali dettò legge a corte creando e distruggendo ministri e proteggendo artisti e scrittori. Voltaire e Molière furono, per esempio, incoraggiati da lei.
Donna curiosa ed attenta specialmente all’arte, si attribuisce che l’ultima fase dello stile rococò prenda il nome proprio da lei.
Non brillava di intelligenza invece Maria Antonietta, ultima regina di Francia. Tant’è che le venne ghigliottinata la testa durante la rivoluzione del 1793.
Maria Antonietta passò alla storia non solo per aver sposato a soli quattordici anni Luigi XVI, ma per aver pronunciato quelle terribili parole al suo popolo “se non hanno il pane, mangino brioches” che le costò appunto la testa.
Soprannominata dai francesi Madame Déficit, fu il manifesto del glorioso Ancien Régime, diventando un personaggio chiacchierato ed indiscusso per i suoi abiti e le sue acconciature vistose che dettarono moda in tutte le corti d’Europa.
Dal fascino esotico ma legato ai rigidi diktat di corte Joséphine de Beauharnais, meglio conosciuta come Giuseppina, la prima moglie di Napoleone, incoronata imperatrice dei francesi nel 1804 nella cattedrale di Notre Dame.
Rigorosa e perfetta nel suo ruolo perse però tutta la sua grazia per colpa di una missiva del marito impegnato nella Campagna d’Egitto “Joséphine non ti lavare, sto arrivando!”.
Di certo non un bel modo di essere ricordata.
Per altri motivi, ricordata lo è anche Ségolène Royal, enfant terrible del socialismo francese. Elegante e sofisticata quanto eterna seconda nella carriera e nell’amore.
E’ stata la prima donna a superare al primo turno per le elezioni del presidente della repubblica ma fu sconfitta al ballottaggio da Nicolas Sarkozy nel 2007 e battuta per un pugno di voti da Martin Aubry come candidata alla segreteria del Partito Socialista nel 2008.
Deputata di lungo corso e ministro è stata più volte definita dai vari giornali come la donna più sexy della politica.
E parlando di sexy come poteva mancare Carla Bruni, o meglio Carlà.
Bellezza made in Italy esportata in Francia.
Ex modella, ex ribelle, ex cantante, ex Première Dame.
La nostra Carlà, balzata agli onori della cronaca per il suo fidanzamento lampo con Monsieur le President Sarkozy, fa il suo ingresso all’Eliseo con la falcata decisa rimasta da un passato da maniquenne.
E pensare che le male lingue la davano anche come ex signora Sarkozy, una volta battuto alle elezioni del 2012.
Da ultima ma non da meno importante la nuova signora di Francia, Brigitte Macron.
Cosa dire: ce la mette proprio tutta per essere all’altezza del ruolo.
Premiere dame di ferro è stata capace di resistere alla critiche più dure legate non solo agli anni di differenza con il marito (65 lei, 41 lui) ma anche alle scelte politiche messe in atto dallo stesso.
Il ritratto che ne esce però è quello di una donna grintosa, intuitiva e capace.
Una moderna Giovanna d’Arco.
E nonostante quel simpaticone di Trump in visita ufficiale a Parigi si meravigliò di lei dicendo “com’è in forma nonostante la sua età” …in forma sì, ma un consiglio lo dovrebbe accettare; la mini gonna over 60, decisamente NO!