In attesa di ascoltarlo domani sera al teatro Le Trianon, abbiamo intervistato, per voi, Pedro Alves, cantante, autore, compositore e scrittore, di origine portoghese, che ha interpretato Aaron nel musical LES DIX COMMANDEMENTS !
Sarà seguito sul palco da António Zambujo, uno dei nomi più importanti della musica portoghese di oggi, che accumula concerti con il tutto esaurito sia in Portogallo che all’estero, e premi internazionali. Un cantante portoghese che, nella sua musica, mescola le sue influenze, dal “Cante Alentejano” al “Fado“, compresa la musica popolare brasiliana.
Da dove nasce la tua passione per la musica? Hai sempre sognato di diventare un musicista professionista?
Penso che siano le mie emozioni traboccanti la fonte, o addirittura la causa di questa passione divorante. Un bisogno vitale di dire cose, di portare messaggi. E poi un giorno ho visto Elvis in TV e ho capito che era anche un lavoro come tutti gli altri….. almeno, un lavoro che poteva sfamare una famiglia.
Come ti senti prima di salire sul palco? Hai dei rituali?
Piuttosto calmo…..nel dubbio perché non sopporto errori, difetti, difetti, quindi visualizzo la scena, le luci, i miei movimenti e cio’ mi rassicura. Ma e’ comunque un’emozione folle! L’adrenalina è in dosi elevate in questi momenti. Ma niente rituali speciali. Concentrazione, tutto qui.
Hai mai cantato in Italia? Se sì, dove?
Mai, e lo voglio cosi’ tanto!!!!!!!!!! Gli italiani amano la musica, gli artisti, l’arte. Non per niente le cose più belle vengono dal vostro Paese. Dalla pittura alla musica. Non posso nemmeno immaginare la paura di cantare in un paese dove il know-how è così alto!
Noti qualche differenza tra il pubblico portoghese e quello francese?
Le voci sono molto importanti in Portogallo, così come l’emozione. In Francia, a parte alcuni programmio come The Voice, sia le voci che le emozioni sono quasi completamente scomparse dalla top 50. In Portogallo un artista che ha avuto successo 30 anni fa o la scorsa settimana è allo stesso livello nella mente della gente e dei media. In Francia, no. Il pubblico è diverso. Gli piace classificare le persone, le cose, gli artisti. Tutto deve essere conservato in un cassetto in Francia e non deve mai cambiare posto. Ma alla fine, ogni paese del mondo deve essere diverso.
Hai sempre sognato di diventare un cantante?
No, prima sognavo di bere il biberon 5 volte al giorno. Ho avuto un momento in cui volevo diventare avvocato anch’io, ma no….. sono troppo intero. Troppo emotivo. La musica è fatta su misura per me.
C’è un luogo o una situazione ideale per comporre?
Non su di me….. Devo solo avere qualcosa da dire….
Puoi dirci il tuo ricordo migliore e peggiore di un concerto?
Il migliore? Quando ho saputo che Johnny Hallyday mi stava ascoltando nella sala……………
La cosa peggiore?……..quando le mie cuffie non funzionavano allo Stade de France….ho sentito la musica sempre con 1 secondo di ritardo era orribile….hahahahaha
Con quali artisti vorresti collaborare?
Con coloro che vogliono e che hanno talento. Non mi interessano i nomi. Preferisco uno sconosciuto di talento a un fenomeno di moda che ha investito tutto negli occhiali da sole.
Che consiglio daresti ad un adolescente che vuole dedicarsi alla musica?
Avere come obiettivo e ossessione di progredire, ancora e ancora e ancora. Non mirare alla gloria e non fidarti di nessuno. Basta fidarsi di se stessi, e ancora una volta, non troppo, la fiducia è un autogiudizio spesso errato e pericoloso. Non contare sull’effimero……… Il talento dura, non la tua giovinezza, non la tua seduzione, non i trucchi, non le strategie, non le bugie….. sii laborioso, costante e rispettoso. E soprattutto, sii discreto. Il successo farà rumore per te;) e il più importante essere felici. E’ il barometro. Per essere felici.
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Alle 20.20 dell’8.02.2019 a
IL TRIANON
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75018 PARIGI