Mi accorgo che in tanti, troppi non conoscono la cosa più lussuosa che mi permette Parigi, il regalo più grande che mi ha fatto fin’ora, sottolineandomi ben bene che sarebbe stato il mio tozzetto di pane per un po’.
La carte UGC illimitée.
Ah, qualcuno ce l’ha, meno male!
Con poco più di una ventina di euro al mese si ottiene questo preziosissimo accesso a numerose sale cinematografiche.
Illimitatamente, all’infinito, finché il cinema non chiude.
È stata la rivoluzione. Il giorno in cui tutte le fatiche quotidiane sono sparite.
All’inizio avevo addirittura paura che me la revocassero per quanti film vedessi! E non ditemi che non avete tempo per andare al cinema, tutti lavoriamo, ma quanto è bello vedere la Dolce Vita sul grande schermo?
Sì, perché uno dei grandi meriti della mia amica nemica Parigi è proprio di essere la città col più alto numero di cinematografi al mondo e di proporre frequentemente le retrospettive complete dei grandi Maestri, i primi corti degl’invisibili minatori di oggi e tutto ciò che ci sta in mezzo.
Mercoledì 27 gennaio ad esempio, alle 14.30 al Cinq Caumartin (St Lazare), ci sarà la proiezione di Encore heureux di Benoît Graffin.
No no, non é Federico, ma sarà presente insieme alla protagonista Sandrine Kiberlain ed è bello guardare un film e poi potersi confrontare in diretta con chi il cinema lo costruisce faticosamente nel bene e nel male.
È un momento in cui questa meravigliosa e bistrattata arte ridona umanità alle sue budella con chi il cinema lo guarda, lasciando cadere la quarta parete.
Il film probabilmente non sarà il capolavoro dell’anno, le bandes-annonces sono spesso troppo promettenti, ma sono sicura che ci saranno delle cose interessanti, anche perché Mr Graffin sa il fatto suo per quanto riguarda dialoghi e scennaggiature e Mme Kiberlain è un’ Attrice.
Io ci sarò, vi aspetto!