Se volete visitare a Parigi un museo diverso da tutti gli altri, potete farlo al Quai Branly; immerso in un rigoglioso giardino a pochi passi dalla Tour Eiffel.
È un museo etnologico, dedicato alle arti primitive e alle civiltà “non occidentali”, che vi porterà alla scoperta dell’Africa, dell’Asia, dell’Oceania e delle Americhe.
La visita a questo particolare museo è come un’esperienza originale ed esotica.
È considerato l’ultimo grande museo realizzato a Parigi, diventato in pochi anni una meta imperdibile per i visitatori più curiosi della capitale francese.
Fu inaugurato il 23 giugno del 2006 dal Presidente Jacques Chirac, che ne era stato il committente durante il suo primo mandato.
Una delle polemiche maggiori legate alla realizzazione di un museo che riunisse le più importanti collezioni relative ad arti e civiltà di tipo non europeo, fu proprio la scelta del nome da adottare.
Inizialmente furono proposti nomi come il museo delle “Arti Prime” o delle “Arti Primitive”, ma questi provocarono la disapprovazione di coloro che ritenevano tali definizioni riduttive. Fu così che, per evitare ogni cattiva interpretazione, si preferì dare al museo un nome che non si riferisse al suo contenuto bensì alla sua localizzazione geografica. Quai Branly è infatti la strada che costeggia la Senna nel punto in cui si trova il museo.
La progettazione fu affidata al grande architetto Jean Nouvel (vincitore del premio Pritzer, una sorta di Nobel per l’architettura).
La parte più difficile fu quella di dover esporre delle opere non occidentali creando un edificio non occidentale senza cadere nella banalità. All’interno del museo, l’esposizione permanente è organizzata per continente, ognuno con un colore proprio che caratterizza lo spazio espositivo. Accanto alle opere sono disseminati una serie di documenti multimediali e un percorso per non vedenti con informazioni in braille. Il museo è inoltre interamente accessibile per i visitatori a mobilità ridotta.
Questo museo ci piace soprattutto per la sua originalità. Vi consigliamo di visitarlo in serata per poi trattenervi a cena. Sul tetto si trova infatti uno dei ristoranti migliori – sia per la proposta ma soprattutto per la vista – di tutta Parigi. Stiamo parlando di Les Ombres.
Provare per credere!