Louvre. La costanza di restare un mito.
Parte I
Il museo del Louvre custodisce le sue opere d’arte e ricchezze in un complesso tanto imponente ed importante da valere la fama di essere “il più grande museo del mondo”. Museo forse è un termine riduttivo in quanto si presenta come un’opera architettonica eccezionale ed unica nel suo genere, mutata attraverso secoli e secoli di storia che ha portato la Francia ad essere una delle capitali mondiali dell’arte e tempio della cultura.
Il Louvre non era originariamente un museo, ma una fortezza, costruita attorno al 1190. Fu trasformato in Palazzo Reale nel XVI secolo, ospitando al suo interno alcune opere d’arte. Quando la monarchia francese si trasferì nella Reggia di Versailles, nel 1682, il Museo del Louvre venne mantenuto come Palazzo, per essere poi inaugurato come museo nel 1793 dopo la Rivoluzione Francese.
La magnificenza di questo museo la si deve moltissimo alla figura di Napoleone che, infatti, lo rinominò “Musée Napoleon” nel 1802 che ne ampliò la collezione aggiungendo migliaia di pezzi, recuperati e “saccheggiati” durante le sue campagne di conquista; in modo particolare durante la Campagna d’Italia. Oggi però alcuni di questi pezzi sono stati restituiti.
Il Louvre è comunque diventato così conosciuto e visitato grazie ad alcune opere esposte che ne fanno da cassa di risonanza in tutto il mondo. Prima fra tutte la Gioconda di Leonardo Da Vinci, custodita gelosamente nell’ala Denon.
Ma la Monna Lisa non è l’unica “attrazione”. Oltre alla vastissima collezione di arte francese, spagnola, olandese e fiamminga, una grande fetta è dedicata all’arte italiana, dove risulta davvero difficile quale opere di casa nostra non bisogna perdersi.
Il Louvre resta comunque in cima alla classifica quando si parla di primati. Con i suoi dieci milioni di visitatori l’anno resta da anni il museo più visitato al mondo. Questo lo si deve al grande sforzo e all’impegno di tutti coloro che lavorano per raggiungere questo risultato, migliorando sempre i servizi, proponendo mostre temporanee innovative e investendo sempre e comunque in cultura. Un esempio da cui molti altri paesi europei e non dovrebbero prendere spunto.