Beira Mar
Un primo lungometraggio delicato per Filipe Matzembacher e Marcio Reolon con il loro Beira Mar, in uscita a Parigi a partire dal 17 febbraio.
Tomaz e Martin si ritrovano nella casa al mare di quest’ultimo che deve incontrare per la prima volta la famiglia del padre.
È inverno e i due passano il tempo in balia della loro giovinezza, nel dolce far nulla pieno di sensazioni a fior di pelle, inquietudini, risate, assaggi, frivolezza, compagnie fortuite . Il loro sguardo l’uno sull’altro non è neutro, c’è qualcosa che si fa strada, curiosità, innocente desiderio o primi battiti di un sentimento amoroso.
C’è una luce calda che accompagna lo spettatore in questo viaggio introspettivo, una camera tremolante un po’ fastidiosa e un miscuglio di leggerezza e inquietudine nel vivere o rivivere quest’età così ambigua e forte.
A tratti lento o forse già visto, non è facile affrontare le turbolenze di un momento così bisognoso di scoprirsi con un occhio onesto ma non banale e scontato; questo era sicuramente il loro intento, si percepisce la voglia di sperimentare, di non ripetersi, di non essere volgari e di costruire un’opera pulita e anche un po’ bella. L’obiettivo è parzialmente raggiunto, non per mancanza di idee o di materia, ma perché è difficile arrivare lassù.
Il gioco dei protagonisti, a parte qualche sguardo in camera che non sembra essere voluto ma purtroppo sfuggito, e’ sincero ed efficace.
- Voto: Sei e mezzo!