Il Teatro Manzoni di Milano presenta, in questi giorni, una commedia divertente, ma non superficiale che, come
dice il titolo, ci porta di fronte agli sconvolgimenti che i “tempi nuovi” creano in una classica famiglia: padre, madre e due figli.
I cambiamenti che la famiglia deve affrontare sono legati prima di tutto al dominio dell’elettronica sulla quotidianità, al nuovo mondo digitale in cui il figlio si trova perfettamente a suo agio, mentre i genitori o cercano di inserirsi (come la madre, giornalista che, per non perdere il posto, ha dovuto necessariamente aggiornarsi) o tentano disperatamente, come il padre, di resistere ancorandosi al sapere tradizionale, salvo poi dover ricorrere al figlio per recuperare files importanti o addirittura il desktop del PC, misteriosamente sparito….
Ma non si tratta solo di cellulari, tablet e computer: le novità che i genitori devono affrontare riguardano anche la nuova modalità di vivere l’amore e l’amicizia da parte dei figli , che ribaltano completamente le aspettative tradizionali di chi appartiene ad un’altra generazione.
La commedia porta avanti con una comicità intelligente una riflessione sul gap generazionale e su come affrontarlo; alla fine, dopo vari colpi di scena, ci si rende conto che ciò che ha fatto sì che la famiglia rimanesse salda era l’affetto di fondo che si intuisce tra i vari componenti e la capacità di dialogo, di sapersi mettere in discussione, ma soprattutto quella di porsi in ascolto dell’altro.
Infine, questa riflessione sul tempo, su ciò che resta e ciò che svanisce, su come spesso tutto si ripete e perciò sul valore della conoscenza del passato, si conclude, da parte del padre, con una citazione di Antonio Gramsci: “Il tempo è la cosa più importante: esso è un semplice pseudonimo della vita stessa.”
Al teatro Manzoni di Milano
Dal 7 al 24 febbraio 2019
TEMPI NUOVI
scritto e diretto da Cristina Comencini
con Maurizio Micheli , Iaia Forte, Sara Lazzaro e Nicola Ravaioli