Vi siete mai chiesti come potrebbe essere incontrare un grande artista del passato? Vivere la sua vita, conoscere i suoi luoghi, le sue ispirazioni… Impossibile? Preparatevi a ricredervi.
È l’ultimo weekend di maggio e no, la macchina del tempo non è ancora stata inventata. Un treno in partenza dalla Gare Saint Lazare, però, ci si avvicina molto. Lo ammetto: vista la giornata di sole, non siamo gli unici a voler intraprendere questo viaggio, ma il gioco vale la candela.
Arrivati a destinazione, ci incamminiamo lungo le sponde della Senna: il fiume è lo stesso eppure il paesaggio è lontano anni luce dai quai della Ville Lumière. Abbiamo lasciato Parigi da neanche un’ora e stiamo camminando su prati verdissimi sotto un cielo che brilla di una luce completamente diversa. Dopo qualche chilometro di camminata (tranquilli, esiste anche un servizio navetta!), un indizio ci fa capire che siamo quasi giunti a destinazione: abbiamo appena imboccato la Rue Claude Monet.
Siamo ufficialmente a Giverny, villaggio di circa 500 abitanti che Monet scelse nel 1883 per concentrarsi sulle sue pitture en plein air. Conquistato dalla pace, dalla natura e dai colori del luogo, il celebre pittore impressionista vi creò la sua casa e il suo giardino, restandoci fino alla sua morte nel 1926. Fatta eccezione per i numerosi turisti che affollano il villaggio soprattutto nell’alta stagione, tutto sembra essere rimasto a un secolo e mezzo fa, al punto da restare quasi delusi di non trovare Monet intento a dipingere nel suo atelier.
Cosa vedere a Giverny? Ovviamente la Fondation Claude Monet, che comprende la casa del pittore e il suo giardino: qui è possibile ammirare un insieme floreale fatto di prospettive e colori che si combinano ricordando un quadro impressionista, nonché l’area di ispirazione giapponese dove Monet dipinse la celebre serie delle ninfee oggi esposta al Musée de l’Orangerie di Parigi. E c’è dell’altro: Giverny ospita inoltre un museo interamente dedicato agli artisti impressionisti (il Musée des impressionnismes, in partenariato con il Musée d’Orsay di Parigi) e diversi luoghi di ristoro caratteristici come La Capucine o l’Ancien Hôtel Baudy, quest’ultimo anticamente frequentato da Monet e dai suoi amici, tanto che è ancora possibile visitare l’atelier e il giardino dove questi si riunivano.
Come arrivare: treno da Paris Saint-Lazare fino a Veron (45-50 minuti). Da Vernon a Giverny sono disponibili servizi navetta, taxi e noleggio bici. In alternativa, è possibile camminare per circa 5 km.
Attenzione! La maggior parte delle strutture è aperta da marzo a novembre. Consultare i siti internet per conoscere le date per l’anno in corso.
Fondation Claude Monet: http://fondation-monet.com/
Musée des impressionnismes: http://www.mdig.fr/fr
Hôtel Baudy: http://www.restaurantbaudy.com/
La Capucine: http://la-capucine.com/