In scena dal 1750 l’opera rivoluzionaria di Goldoni viene diretta da Alfredo Farias, regista argentino di importante lignaggio, che, distaccandosi dalle abituali produzioni, mette in scena una commedia “familiare” e molto Italiana ( dove Venezia e Napoli protagoniste indirette della scena, ne segnano i conifni ) , non priva però di spunti effervescenti e di un allestimento importante ; qui non si può non citare il lavoro Chloe Obolensky, scenografa di bravura assoluta, già costumista storica di Peter Brook.
La storia vede il protagonista Lelio, figlio del ricco mercante Pantalone, tornare a Venezia dal padre dopo anni di avventure dissolute presso uno zio a Napoli. Una serie infinita di bugie,”spiritose” invenzioni, e spudorate menzogne, travolgeranno tutti i personaggi/maschere in un grande intreccio rocambolesco verso un esito, da resa dei conti, apparentemente inevitabile ma sempre sul filo dell’inatteso.
Grazie agli slanci dialettici e alle trovate del protagonista, meravigliosamente interpretato da un Geppy Gleijeses, volto e firma storica del teatro italiano, lo spettatore sarà totalmente assorbito da una costante messinscena che si farà realtà seguendo le incalzanti bugie del nostro Lelio.
A completare un cast ( che pare rodatissimo ) Marianella Bangilli, nel ruolo di Rosaura e Andrea Giordana ( splendido Pantalone ) .
In scena al Teatro Carcano di Milano, Corso di Porta Romana 63, fino al 9 Aprile, con un impeto che si fa meno moralizzante della versione Goldoniana, quanto piuttosto celebrativo dell’importanza vitale di chi, in questo caso Lelio, porta in scena ( e nella vita ) una visione sregolata, sicuramente, ma anche assolutamente gioiosa e divertita.
Viva le bugie insomma, se non altro per il merito di regalarci una splendida serata all’insegna del grande teatro Italiano!
Edoardo