Si rassicurino le milanesi, anche qui a Parigi come snobbette siamo messe niente male…
Assisto oggi, inerme, allo sproloquiare con accento parigino marcato, di una pseudo signora-bene che tratta come se fosse una specie di serva, la simpatica proprietaria del negozio, in cui aquisto i miei panini in caso di pausa pranzo rapidissima.
Ora la signora in questione elenca, con tono sgraziato e sgradevole, tutti i formaggi di cui ha bisogno per la cena incredibile di stasera. Ovviamente si dilunga in particolari, spiegando l’importanza del fatto che tali formaggi siano eccellenti, perché i suoi amici altolocati hanno gusti estremamente raffinati.
Ma sa, gentile signora, quanto poco ce ne importa a noi, poveri tapini in coda, della sua simpatica cenetta in compagnia di gente, che già immagino di una noia letale?
E sa gentile signora quanto ancora meno puo’ importare alla persona che lei in questo preciso istante sta trattando con spocchia?
“No, no non mi dia quel pezzo… ma si rende conto? Senta insomma qual’é il migliore camambert che avete? No no, non me lo faccia assaggiare, non le chiedevo un parere, le stavo chiedendo di scegliere lei e darmi il migliore…”
Mi stava passando l’appetito quando mi é venuta quest’idea brillante: perché non comparare le snob parigine alle milanesi?
Poi sono ritornata sui miei passi: perché non compararle? Ma perché SONO UGUALI!
Allora, messo da parte forse solo il colore dei capelli: biondo per le milanesi (anche se nate nere corvino) e bruno per le parigine, e le scarpe Tod’s, che quando vivevo a Milano, erano di esclusiva proprietà delle ex-fighettine di una certe età, mentre qui a Parigi ripugnano pure le snobbette, direi che i punti in comune tra le due categorie sono innumerevoli.
- Non lavora ma finge di farlo, non si sa per quale strano complesso
Come la signora in questione qualsiasi snobbetta parigina o milanese che sia, si presenta nei vari negozi a sua scelta, nelle ore dedicate a chi normalmente lavora (pausa pranzo, dopo le 6..)
Questo per sentirsi, forse, parte di quel meraviglioso mondo di lavoratori che sgobbano da mattina a sera, di cui lei, poverina, non fa parte.
La snob parigina o milanese però non é come tutte le persone normali, che se sono senza lavoro per scelta propria o altrui ne assumono in toto lo stato. Lei no.
Lei é sempre molto indaffarata. Sta sempre facendo qualcosa di estremamente faticoso ed importante, che le prende un sacco di tempo, che voi nemmeno lo potete capire…
Tipo: tiene un blog!
Questa é bellissima!
Conosco parigine e milanesi che raccontano della fatica immensa e del lavoro indescrivibile di cui si fanno carico da quando hanno aperto un blog.
E lo dicono a me! Che ho un blog come passatempo alla mia vita reale di mamma avvocato. Mah… valle a capire.
2. Ha un accento marcato
Che sia quello parisienne, o quello milanese la signora snob deve assolutamente farsi riconoscere per l’intonazione con la quale parla, e per quel misto di distacco e freddezza, cammuffato da un sorriso, che sembra quasi una smorfia, con il quale guarda qualunque essere umano lei consideri guadagnare meno del marito (o papà) che la mantiene.
3. Se madre, ha i figli più belli, intelligenti e simpatici che esistano
Tu sei lì che ti chiedi perché diamine le tue figlie una sera si e una no ti sputacchino la pappa in giro per il salone, e lei ti racconta di quanto sono angeliche le sue.
Peccato che tu, le sue, le veda correre dappertutto tirandosi i capelli, e insultandosi coi peggiori epiteti, ma lei no. Lei ha delle lenti particolari con le quali trasforma magicamente in poesia e soavi note tutto quanto riguardi le sue o i suoi fanciulli.
Peccato non abbia la stessa lente per guardare il resto del mondo che la attornia…
4. Tutto costa pochissimo
“No va beh tesoro, ma figurati, ma vai nel negozietto che c’é vicino a Saint Sulpice, e lo trovi a niente quello che cerchi”.
Tu ci vai in quel negozietto, perché la prima volta ci caschi, la seconda no, e trovi tutto a dei prezzi spropositati. Cerchi che so io, una tovaglia? Ecco li’ ci trovi solo tovaglie di fiandra a minimo 500 €. E li ripensi alle sue parole: l’avra fatto apposta a dire che costava nulla, mentre pure per lei il negozietto é carissimo? o é davvero così ricca come vuole apparire? Ecco lei voleva semplicemente instillarvi il dubbio e ci é riuscita.
5. Parte ogni due settimane in vacanza
Vacanza da cosa che non fai quasi nulla da mattino a sera? ci si chiede in tanti.
Ma lei no, fierissima ti dice “sai cara questo weekend non ci sono perché parto per una settimana per…”
E qui nuovamente la differenza tra milanesi e parigine si fa sentire.
Le mete preferite per le milanesi: Saint Moritz/ Forte dei Marmi/ Santa Margherita
Le mete delle parigine snob: La baule/Cannes/Deauville/ Saint-Jean Cap Ferrat /Carnac
In ogni caso quel che conta é che riescano a partire: con le amiche, con la prole, con il marito (molto più raro, perché lui lavora e tanto..), perché riposarsi é assolutamente indispensabile, soprattutto dopo una settimana di parrucchiere e manicure 😉
Va beh forse ho bisogno di una vacanza anche io… Buona Pasqua a tutti voi!