La commedia che va in scena in questi giorni al Teatro Carcano di Milano è particolarmente vivace e divertente, nonostante l’ambientazione, a primo acchito, faccia pensare al contrario: una casa di riposo per musicisti e cantanti d’opera. I personaggi sono infatti quattro cantanti lirici che un tempo avevano riscosso, chi più chi meno, un buon successo, ma che ora affrontano la vecchiaia e il ritiro in una casa di riposo con spirito molto diverso.
Rodolfo, il tenore, interpretato da Giuseppe Pambieri, si dedica con saggezza ad approfondire lo studio di Wagner e la riflessione sull’arte; molto bella è la sua visione della vecchiaia: “Ho voluto vivere nel presente. Ed è per questo che invecchiare mi è davvero piaciuto. In un qualche modo perverso, mi sono goduto il corso della natura, lo svanire di ambizioni insignificanti, l’appassire di un ridicolo orgoglio. Penso di poter dire che ho accettato la decadenza fisica come naturale e ineluttabile, col sorriso sulle labbra.”
Chi invece non accetta il passare del tempo è Giambattista (Cochi Ponzoni) che non si rassegna alla decadenza fisica, reagendo però con battute di spirito e continue avances nei confronti di Cecilia (Paola Quattrini), che ormai si è ben ambientata nella nuova residenza e vive in modo quasi spensierato ( e un po’ smemorato) la sua attuale situazione.
Arriva in scena, per ultima, l’artista che, da giovane, era una vera star: il soprano Giulia Caffarelli ( interpretata da Erica Blanc); è lei che dovrebbe completare il cast per portare in scena, al Galà organizzato dalla casa di riposo, tutti gli anni, in occasione del compleanno di Giuseppe Verdi, il quartetto del Rigoletto “Bella figlia dell’amore” . Ma Giulia si rifiuta assolutamente, nonostante le insistenze degli ex colleghi. Rudy cerca di convincerla affermando:”Adesso siamo vivi, ma non ancora per molto. Approfitta di quello che hai. Sfrutta al massimo questi giorni, queste ore, questo momento. All’inferno la Giulia Caffarelli del tempo che fu. Vivi ora, per l’amor di Dio. Siamo vivi. Festeggiamo questo fatto. Siamo artisti, e siamo nati per celebrare la vita. È un nostro dovere “.
La conclusione sarà però positiva, grazie a una trovata che permetterà ai quattro artisti di non sfigurare e di ritrovare la gioia del bel canto.
Assistendo a questa commedia si ride e si sorride molto, ma non mancano i momenti commoventi e gli spunti di riflessione. Il cast poi, formato da quattro grandi attori, è una garanzia per l’ottima riuscita dello spettacolo.
Da sabato 23 marzo a domenica 31 marzo 2019
QUARTET
di Ronald Harwood
Con
Giuseppe Pambieri
Paola Quattrini
Cochi Ponzoni
e con Erica Blanc
Regia Patrick Rossi Gastaldi