La nuova commedia in scena al Teatro Carcano fino a domenica 19 marzo, “Matti da slegare” affronta un argomento molto serio: il reinserimento nella vita sociale dei malati psichici; detto così, ci si potrebbe domandare perché affidare a due comici il compito di farci riflettere su questo tema. Semplice: perché questa pièce teatrale è tutt’altro che triste o pesante, ma anzi ricca di battute, gag e trovate divertenti che sdrammatizzano tale problematica senza tuttavia banalizzarla.
La storia è, brevemente, quella di due compagni di stanza di un ospedale psichiatrico a cui viene proposto di vivere in un piccolo appartamento riprendendo poco alla volta le abitudini di una vita normale: uscire, fare la spesa, rispondere al telefono… tutte cose che per Elia e Giovanni, i due protagonisti, assumono un aspetto di prova quasi insormontabile; tra battute, battibecchi e prese in giro si ricostruisce un po’ la loro storia, in particolare l’infanzia caratterizzata da botte e abbandoni per Giovanni e quella troppo condizionata da una madre amatissima per Elia.
Il finale è fortunatamente ricco di speranza: la cura degli altri e la scoperta delle proprie capacità creative diventano per i due amici i mezzi che danno loro lo stimolo a riaprirsi al contatto con la società, superando, almeno un po’, le loro paure.
Al Teatro Carcano di Milano
da martedì 14 a domenica 19 marzo 2017
Giobbe Covatta Enzo Iacchetti
MATTI DA SLEGARE
di Axel Hellstenius
Adattamento e regia Gioele Dix
La mamma di una milanese a Parigi