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Interviste

La nostra intervista ad uno dei fondatori di Nuova Bottega Italia

Di 09/02/2021Aprile 30th, 2021No Comments

Come ti presenteresti ai nostri lettori?

 Ad essere del tutto onesti, non ho mai pensato ad una risposta per una domanda simile. Probabilmente non sarebbe male a questo punto citare Tony Stark ed il suo “sono un genio, miliardario, playboy, filantropo”, ma temo che potrei sembrare un po’ troppo arrogante e pretenzioso, quindi credo che la risposta migliore sia quella di essere un “ragazzo” di ormai 40 anni, con una grande curiosità ed ancora una gran voglia di sognare come quando aveva 16 anni.

Magari con qualche capello in meno, ma sicuramente con tanta esperienza in più.

Ci racconti un po’ del tuo progetto?

Il nostro progetto si chiama “Nuova Bottega Italia” ed essenzialmente è un e-commerce di prodotti alimentari, pensato per i tanti residenti all’estero, con lo scopo di aiutarli a sentirsi un po’ meno lontani dall’Italia e permettere loro di sentire meno la nostalgia di casa, grazie alla possibilità di gustare quei prodotti con i quali sono cresciuti e sono diventati grandi. Sul nostro sito www.nuovabottegaitalia, è infatti possibile trovare centinaia di prodotti dei grandi marchi italiani, a prezzi italiani.

Inoltre “Nuova Bottega Italia” nasce anche per promuovere i profumi e le eccellenze del nostro territorio, attraverso la commercializzazione di tanti prodotti tipici delle regioni italiane, da Nord a Sud.

Come è nata l’idea?

Questa idea nasce da un insieme di esperienze, personali e comuni.

Nella mia vita infatti, ho avuto la fortuna di vivere, studiare e lavorare in altri paesi oltre l’Italia e proprio in quelle occasioni, ho toccato con mano cosa voleva dire non trovare i prodotti che si è abituati a mangiare o trovarli a prezzi esorbitanti.

Ricordo in Canada il grande desiderio di mangiare della farinata, tipica della mia regione, la Liguria. Impazzivo per non riuscire a trovare la farina di ceci od un preparato già pronto.

Qualche anno fa, nel 2018, con il mio grande amico Alessandro, grazie al mitico pandino di mio nonno, ho percorso oltre 11 mila km per un viaggio di beneficenza tra Albenga e Capo Nord.

Nato a sostegno dell’associazione Find The Cure, il viaggio aveva come scopo quello di raccogliere fondi per acquistare un frigo per la conservazione delle medicine da portare in un villaggio del Mali. Seppur circondati da paesaggi incredibili, la voglia di mangiare qualcosa di conosciuto, di “italiano”, si faceva sentire forte e fra un km e l’altro, cominciammo così a ragionare su quali tipi di bisogni potevano avere i nostri connazionali residenti in Europa.

In ultimo poi a marzo, durante il periodo del primo lockdown, le tante storie di famiglie divise o bloccate lontane da casa, ci hanno dato la spinta definitiva per il nostro progetto. Così ho coinvolto la mia cara amica Enrica esperta di import export e Margerita, giovanissima figlia di Alessandro, brillante studentessa di scienze delle comunicazioni e circa nove mesi è nata appunto Nuova Bottega Italia. 

Come ti vedi fra cinque anni?

Non saprei, a dire il vero a livello personale mi accontenterei di essere riuscito a realizzare un quarto dei tanti progetti che ho in testa in questo momento e perché no, come tutti desiderano, essere felice.

Come vedi Nuova Bottega Italia fra cinque anni?

Be’ spero proprio che possa essere diventata quella per cui è nata, un punto di riferimento per tutti i nostri connazionali, non solo in Europa. Soprattutto una realtà capace di generare valore in Italia, capace di poter dare lavoro a tante persone e perché no, essere fonte d’ispirazione e di esempio per altri giovani imprenditori.

Hai già vissuto a Parigi?  

“Se sei abbastanza fortunato di aver vissuto a Parigi come giovane uomo, allora per il resto della tua vita, ovunque andrai, sarà con te…” con queste parole Hemingway parlava del vivere a Parigi ed io credo che avesse perfettamente ragione. A Parigi ho vissuto per oltre sei mesi, dal settembre del 2006 alla primavera del 2007. A 25 anni, uno dei periodi più belli della mia vita. Studiavo all’università di Nanterre e vive in Rue Sainte Anne, tra il Louvre e l’Operà. Un’esperienza indimenticabile.

Quali sono i tuoi posti preferiti della ville lumière?

Be per quanto sia forse banale, io adoravo passeggiare lungo la senna. Ricordo che dal mio appartamento, che condividevo con altri studenti erasmus, in pieno stile “Appartamento Spagnolo”, potevo comodamente raggiungere Notre Dame ed il quartiere latino in circa venti minuti a piedi ed in meno di mezz’ora ero la Torre Eiffel.

Io amavo perdermi tra le strade di Parigi e anche se so che forse sa molto di clichè, io mi sentivo davvero come il protagonista di Midnigth in Paris, un Gil Pender ante litteram. Le domeniche passate al Louvre e al Museo D’Orsay sono ancora ben impresse nella mia memoria.

Hai qualche indirizzo del cuore da consigliarci?

Una bella passeggiata in Rue Mouffetard può essere sempre una bella esperienza.

Dove vivi ora?

Dopo Parigi, New York, Quebec e Firenze, sono tornato a vivere nella mia amata Albenga, in provincia di Savona.

Una città dalla storia antica, con un centro storico bellissimo e dalle molte bellezze naturali. Conosciuta soprattutto per la sua piana agricola e per le sue prelibatezze culinarie. I celebri “4 di Albenga”, il pomodoro cuore di bue, l’asparago violetto, la zucchina trombetta ed il carciofo spinoso.

Quali sono le tue passioni?

Ho molte passioni, mi piace leggere, adoro andare in vespa, mi occupo di politica ricoprendo il ruolo di consigliere comunale ormai da diversi anni e soprattutto mi diletto dietro ad i fornelli.

Non sono uno chef professionista, ma me la cavo piuttosto bene. Anzi a tal proposito oltre a seguire i canali social di Nuova Bottega Italia, vi invito a seguirmi sulla mia pagina Instagram “In Cucina Con Vincent”.

Qual è il motore che ti spinge nella tua vita ?

La curiosità e soprattutto la voglia di non accontentarsi mai. Mettersi in gioco e seguire i propri sogni sono elementi fondamentali a mio modo di vedere, per vivere una vita soddisfacente e piena di stimoli.

Aurora