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Cosa fare a Milano

la mia “Design week” a Milano!

Di 17/04/2018Aprile 30th, 2021No Comments

La settimana del Design, tanto criticata da molti milanesi, che, un po’ forse per snobbismo, un po’ per darsi un tono, guardano, dall’alto in basso, turisti e visitatori, esperti o meno di architettura, che ad aprile arrivano a visitare la nostra città.

Io, che di design e architettura capisco quanto di calcio e politica, adoro questo periodo dell’anno ed appena posso prendo il mio volo per Milano, in modo da poter approfittare di questa città che si mette a nuovo, si apre al mondo e brilla di una luce ancora più bella.

Chi mi conosce lo sa, Milano l’ho riscoperta: da quando sono partita ad oggi, la trovo davvero un’altra città, più libera, più curiosa, più bella!

C’é sempre un nuovo ristorante, un negozietto che ha aperto, un museo da visitare… alla faccia della noiosissima Milano del 2010. Ricordo che, amante dell’arte e della musica classica, cercavo disperatamente concerti e mostre, che non fossero solo alla Scala o a Palazzo Reale, ma che fatica…

Nella Milano che conoscevo io, il weekend erano tutti fuori, me compresa, che,  stufa di annoiarmi, me ne andavo al mare o in montagna a seconda della stagione.

Oggi arrivo a Milano e nel weekend incontro gli amici di un tempo. “Ma non sei via questo weekend?” chiedo ancora, memore di un’epoca, spero definitivamente terminata, e con stupore li ritrovo nella loro città a propormi serate in locali che non conoscevo o vernissages in quartieri che non avevo mai frequentato prima.

Chiusa la breve parentesi sulla mia Milano di oggi, vi racconto, con alcune foto, i 2 spazi che ho visitato durante la Desing week del 2018.

Superstudio Più – Via Tortona 27 – Milano

Non delude mai…

Il titolo scelto, per l’edizione 2018 é stato ONLY THE BEST, e l’art director, Giulio Cappellini, ha voluto selezionare  i grandi nomi, i progetti innovativi e le soluzioni tecnologiche che migliorano l’ambiente e la vita di ogni giorno.

Un posto particolare é stato dato ad un centro emergente del nuovo design: l’Egitto, che ha coabitato quest’anno, accanto al sempre amato Giappone, patria del design d’avanguardia, in un percorso attraverso lo spazio e il tempo, i contrasti fra la tecnologia più spinta e le tradizioni millenarie.

L’installazione che ho amato di più é stata quella di Kawai che,  in collaborazione con l’artista della luce Takahiro Matsuo, ha messo in scena un’installazione di una poesia unica, “Cristal Rain” nella quale un pianoforte a coda trasparente, nato per celebrare i novant’anni dell’azienda, galleggia su uno specchio d’acqua generando a ogni nota una cascata di luce.

Quella più divertente? Quella del gruppo IDEA che, con estremo umorismo, ha inventato i mobili stile “IKEA”, da costruire, seguendo le istruzioni, come per esempio: l’armadio dell’amante (!), completo di bottiglia di wiskey e rivista da sfogliare, nel caso in cui ci si ritrovi rinchiusi dentro, causa l’arrivo del marito!

 

 

Living Nature. La natura dell’abitare in Piazza Duomo

Il salone del Mobile ha offerto alla città, e messo in scena uno spettacolare viaggio nelle quattro stagioni, che ha come obiettivo la riconciliazione possibile tra uomo e natura: la “natura dell’abitare”, sviluppato insieme allo studio internazionale di design e innovazione Carlo Ratti Associati (CRA).

In un unico ambiente di 500mq, concepito con criteri di risparmio energetico, sono racchiusi quattro microcosmi naturali e climatici che permettono alle quattro stagioni dell’anno di coesistere nello stesso momento, l’una accanto all’altra. I visitatori possono immergersi nella natura e viverne i cambiamenti attraversando le quattro aree: Inverno, Primavera, Estate e Autunno.

E per finire, un giro nella zona che preferisco, quella di Lambrate, dedicata ai designers emergenti, che con le loro idee hanno invaso i tetti dei palazzi ed i cortili interni di questo quartiere.

Aurora